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La Chiesa dei SS. Nicolò e Savino ha origini antiche. Risalente probabilmente alla metà del XIII sec., sorge sulle rovine di due chiese, che per il loro cattivo stato furono demolite e riconvertite in un unico edificio – quello attuale – tra il XVI e il XVIII sec. Nel tempo furono apportate alcune modifiche strutturali come l’apertura della porta di ingresso in corrispondenza della sagrestia e dell’altare maggiore, e opere di ampliamento. Altri lavori di completamento furono realizzati alla fine del XIX sec. La Chiesa presenta una navata unica, con volta a botte e tre altari, di cui uno dedicato ai SS. Nicolò e Savino. La costruzione si trova nella contrada di San Nicolò a cui si accede dall’antichissima porta (unica, tra gli antichi accesi al centro storico, ancora col portone in legno). La contrada ospitava il ghetto ebraico di Montegiorgio.
Una fiorente comunità ebraica prosperava infatti a Montegiorgio sin dai primi decenni del secolo XIII, quando i suoi componenti esercitavano liberamente l’arte del lino, della lana e della concia delle pelli.