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La sagrestia dell’antica Chiesa di San Salvatore, che occupava l’area dell’attuale Piazzale Ungheria, si presenta come un ampio ambiente quadrangolare con volta a crociera quadripartita. Quando l’ordine agostiniano acquisì la Chiesa appartenuta ai benedettini decise di mantenere la stessa intitolazione.
Attualmente la trecentesca sagrestia di S. Salvatore esibisce, nella parte superiore delle pareti e sulla volta, tracce di affreschi particolarmente interessanti. Quello più suggestivo rappresenta la Crocifissione attribuita al Maestro di Loreto Aprutino (primi decenni XV° sec): fulcro della composizione è il Cristo in croce, affiancato dalle personificazioni della Chiesa e della Sinagoga. La Chiesa, sposa di Cristo, si trova alla sua destra: è una splendida fanciulla in vesti regali dal colore vermiglio, esplicito richiamo eucaristico, colta nell’atto di raccogliere in una coppa il sangue del Redentore mentre regge un vessillo trionfante con la croce rossa che spicca dal fondo bianco. La Sinagoga, invece, si trova alla sinistra di Cristo in atteggiamento di dolore, con la mano sul viso, il capo velato, l’abito dai toni spenti; reca l’asta spezzata di una bandiera a dimostrazione della sua sconfitta. Sulla parete consecutiva affiorano le scene della Circoncisione e del Battesimo di Gesù, molto deteriorate. Nella volta, un grande pesce e le zampe posteriori di un probabile ariete sono tutto ciò che è visibile dei segni zodiacali che la tradizione ci attesta. I quattro volti dalle gote gonfie e privi di corpo, invece, rappresentano i venti.