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Nel monastero, risalente al 1400, otto devote ragazze si unirono a far vita ritirata, chiudendosi volontariamente nella proprietà che i monaci benedettini avevano abbandonato e che il Comune di Montegiorgio donò loro. Le suore in perpetua clausura, sotto la regola di San Francesco, diedero alla Chiesa il nome di Santa Chiara.
Gli sviluppi del monastero sono poco chiari a causa di un incendio divampato nel 1517 e alle successive deprivazioni subite.
La chiesa si presenta a navata unica, con volta a tutto sesto in camorcanna dipinta a cassettoni, sei unghie con lunette in prossimità delle finestre, di forma semicircolare. All’interno di una cornice tonda è dipinta Santa Chiara. La pala sopra l’altare maggiore raffigura la Madonna con in braccio il Bambino e ai piedi San Francesco e Santa Chiara. Alle pareti della navata vi sono i dipinti di Sant’Agnese e San Giovanni Bosco, di fronte vi è quello di S. Giuseppe.