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Edificata nel XVIII secolo, è stata la villa di campagna dei marchesi Passari, nobile famiglia montegiorgese.
Il nome “Villa Ganucci” deriva da Lionello Ganucci Cancellieri, che sposò Caterina, figlia di Andrea Passari, e che ricevette in eredità la villa con la tenuta adiacente.
Nel 1917 Ganucci Cancellieri ordinò i lavori di ristrutturazione che conferirono l’attuale aspetto all’edificio. L’appellativo di Fontebella, invece, è stato conferito alla zona, e quindi alla villa, per la presenza di una fonte.
Due pilastri e un grande cancello danno inizio a un lungo viale alberato (480 lecci disposti su quattro file), al termine del quale si trova il giardino con al centro una fontana circolare, e la villa a pianta rettangolare con quattro torrioni tondi agli angoli.
Al centro della facciata, una scalinata a due bracci porta all’ingresso del piano nobile, dove, sul soffitto di una stanza a nord-est, si trova l’unica decorazione rimasta dell’antico ciclo pittorico.
La Chiesa di San Francesco, posta a est, è un piccolo edificio a navata unica con il soffitto dipinto d’azzurro e punteggiato di stelle dorate.
Il parco ospita due esemplari arborei dalle dimensioni straordinarie: un cedro del Libano di 32 metri e un platano alto 20 metri.
Nel 2017 il Gruppo Speleo del CAI di Fermo ha esplorato le cisterne romane e l’acquedotto sotterraneo di Villa Fontebella. Nel cunicolo, che per i primi 50 metri è di costruzione medievale poi verosimilmente di epoca Romana, scorre acqua che arriva alla fontana e alle cisterne